Stanotte vorrei parlare con l'Angelo

che forse riconosce gli occhi miei.

Se lui brusco chiedesse: vedi l'Eden?
E io dire dovrei: sì, vedo fiamme.

Le labbra voglio all'Angelo innalzare
dure, come spoglio di passione.
E se lui poi parlasse: vita ne senti?
E io dire dovrei: la vita rode.

Se in me trovasse lui di quella gioia,
che eterno rende lo spirito suo,
se la sua mano cogliere poi voglia,
e io dire dovrei: la gioia erra.
(Gedicte 1906-1926)


Giovanni Spagnoletti e Michael Töteberg (a cura di), Stanotte vorrei parlare con l'angelo. Scritti 1968-1988, Milano, Ubulibri, 1989, pp. 203-207

da "Il cielo sopra Berlino", ottobre 1987








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