INCONTRI D'AMORE


Jean Renoir, Partie de campagne 1938




Una delle più belle immagini dell'opera di Renoir e di tutto il cinema è l'istante ne La scampagnata in cui Sylvia Bataille si arrende ai baci di Georges Darnoux. Introdotto da un tono ironico, comico, quasi caricaturale, l'idillio per poter proseguire dovrebbe volgersi al licenzioso: ma quando ci prepariamo a ridere, bruscamente il riso si spezza, il mondo si rovescia insieme allo sguardo di Sylvia Bataille, l'amore erompe come un grido; il sorriso non si è spento sulle nostre labbra che le lacrime già bagnano i nostri occhi.
(André Bazin, Jean Renoir, p. 120.)
https://www.youtube.com/watch?v=BwMG8cp_jCs



Fritz Lang, Destino 1921
Letteralmente il titolo originale Der müde Tod significa: La Morte stanca.
« In un villaggio, in una valle, senza tempo,
come in un sogno,
vivevano due giovani anime
che cantavano l’eterno amore;
però, come da tutti gli alberi
volano, col primo soffio dell’inverno,
le foglie dorate dell’autunno,
simili a lacrime nel rosso tramonto,
nel tranquillo incrocio per il villaggio
li aspetta …
in silenzio …
la Morte. 
In un'epoca non specificata, a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Ai margini di un crocevia, in un turbine di polvere, appare uno straniero, alto e asciutto, avvolto in un mantello nero e col capo coperto da un cappello nero dalle larghe falde. Attende la diligenza. Nella carrozza viaggiano una coppia di innamorati e una contadina con un'oca. La ragazza tiene nella mano un mazzo di fiori e il giovane, per non permettere all'oca curiosa di sbirciare dal cesto il bacio che dà alla ragazza, scherzosamente le copre il capo col suo fazzoletto. Alla fermata scende la contadina, sale lo straniero. Un brivido di gelo spegne i sorrisi dei due giovani.
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